San Vito Lo Capo

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San Vito Lo Capo
comune
San Vito Lo Capo – Stemma
San Vito Lo Capo – Bandiera
San Vito Lo Capo – Veduta
San Vito Lo Capo – Veduta
Scorcio di San Vito Lo Capo con un tratto del litorale sabbioso
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Trapani
Amministrazione
SindacoFrancesco La Sala (lista civica) dal 28-5-2023
Territorio
Coordinate38°10′N 12°45′E / 38.166667°N 12.75°E38.166667; 12.75
Altitudinem s.l.m.
Superficie60,12 km²
Abitanti4 795[1] (30-6-2022)
Densità79,76 ab./km²
FrazioniCastelluzzo, Macari
Comuni confinantiCastellammare del Golfo, Custonaci
Altre informazioni
Cod. postale91010
Prefisso0923
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT081020
Cod. catastaleI407
TargaTP
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantisanvitesi
Patronosan Vito
Giorno festivo15 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Vito Lo Capo
San Vito Lo Capo
San Vito Lo Capo – Mappa
San Vito Lo Capo – Mappa
Posizione del comune di San Vito Lo Capo nel libero consorzio comunale di Trapani
Sito istituzionale

San Vito Lo Capo (Santu Vitu in siciliano) è un comune italiano di 4 795 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.

Località balneare, sorge all'estremità ovest del golfo di Castellammare delimitandone l'inizio della vasta insenatura che da Capo San Vito si apre fino a Capo Rama.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sulla costa occidentale della Sicilia, nella penisola omonima che si conclude con Capo San Vito, con a occidente il golfo di Macari e a oriente la riserva dello Zingaro e il golfo di Castellammare. Vi è una spiaggia di sabbia dorata lunga tre chilometri[3].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima di questa zona è caldo e temperato.[4]

Durante l'anno si misura una temperatura media di 18,1 °C[4] e una piovosità media di 519 mm.[4] Il mese più caldo è agosto (25,7 °C),[4] mentre il mese più freddo è gennaio (11,9 °C).[4] In estate le piogge sono più scarse, con un minimo in corrispondenza del mese di luglio (2 mm),[4] mentre in inverno si ha un massimo nella caduta delle piogge in corrispondenza del mese di dicembre (82 mm).[4]

Nel comune è presente una stazione meteorologica.

[4] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 14,714,816,318,822,325,928,829,226,923,119,316,115,219,128,023,121,3
T. min. media (°C) 9,29,111,913,115,218,621,522,220,216,913,410,89,713,420,816,815,2
Precipitazioni (mm) 645246411892133874808219810524192519

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Santuario Fortezza di San Vito Lo Capo

Nasce alla fine del Settecento, nel territorio demaniale ericino, alle falde di Monte Monaco, nella bianchissima baia posta tra Capo San Vito e Punta Solanto. Tracce dell'epoca paleolitica, mesolitica e neolitica si trovano nelle numerose cavità naturali, un tempo abitazioni, che si affacciano sul mare. Resta avvolta dal mistero l'esistenza di un'antica borgata, Conturrana, una rupe immensa a 500 passi dalla riva staccatasi dalla montagna. Qui, probabilmente intorno alla fine del IV secolo a.C., esistette un piccolo centro abitato.

Nucleo generatore di San Vito Lo Capo è l'attuale Santuario, antica fortezza che nell'arco dei secoli ha subìto numerosi interventi edilizi. La prima costruzione, realizzata intorno al Trecento, fu una piccola cappella dedicata a san Vito martire, patrono del borgo marinaro. Secondo una tradizione accettata e riportata da tutti gli agiografi e cultori di storia siciliana, il giovane Vito per sfuggire ai rigori della decima persecuzione ordinata da Diocleziano (303-304), e alle ire del padre Ila e del prefetto Valeriano, assieme al suo maestro Modesto e alla nutrice Crescenzia, scappato via mare da Mazara, col favore dei venti approdò sulla costa del feudo della Punta, in territorio di Monte Erice, dagli antichi chiamato Capo Egitarso. Qui cominciò a predicare la parola di Dio tra la gente del luogo, in una borgata poco distante dalla spiaggia, chiamata Conturrana.

La cripta del santuario di San Vito Lo Capo (XV secolo)

In nome di Dio guariva gli infermi, quanti fossero colpiti da rabbia o morsi di animali, o compromessi nella salute per un improvviso spavento, scacciava gli spiriti immondi. Ma, a dispetto dei numerosi miracoli operati, la sua opera fu coronata da scarso successo, e si concluse col castigo inflitto da Dio a Conturrana. La credenza popolare ritiene che il giovanetto Vito, martire al tempo di Diocleziano, sia stato in questo paese non benevolmente accolto, allorquando si era colà rifugiato, accompagnato dai precettori Modesto e Crescenzia. L'inesorabile ira divina si era abbattuta sul paese, seppellendolo completamente sotto una frana, non appena i tre profughi avevano lasciato il centro abitato, dirigendosi verso il mare. Sempre secondo tradizione Santa Crescenzia, voltandosi a guardare la città che crollava, divenne pietra nello stesso punto dove adesso sorge la cappella, alla quale ancora oggi gli abitanti del luogo attribuiscono poteri magici. Per Vito, invece, seguì una breve dimora nell'Egitarso e, dopo un viaggio attraverso la Sicilia e la Basilicata, il martirio, il 15 giugno del 299.

Col tempo crebbe la fama della chiesa e dei "miracoli" attribuiti al martire Vito e a santa Crescenzia e così, per accogliere i numerosi fedeli che arrivavano in pellegrinaggio e, soprattutto, per difenderli da ladri e banditi, l'originaria costruzione andò trasformandosi in una fortezza-alloggio. Tale realizzazione risale alla fine del Quattrocento. Fin dall'inizio, il santuario fu fatto centro di una grande devozione, e la fama dei miracoli che il Santo qui operava varcava anche i confini della Sicilia, richiamando in ogni stagione numerosissimi pellegrini. Anche gli stessi corsari, nemici dichiarati della fede cattolica, avevano rispetto per il Santo e per il suo tempio.

Nel frattempo aumentavano i pericoli di incursioni di pirati barbareschi, così, lungo le coste dell'isola, cominciarono a essere edificate numerose torri di avvistamento. Le torri principali erano tre, due sono ancora visibili e sono torre Scieri e torre Isolidda. La terza invece, torre Roccazzo, ubicata sul piano Soprano che si estende a ovest del paese di San Vito (il luogo fu appositamente scelto perché l'unico atto a garantire la corrispondenza con le altre due torri), venne demolita per far posto al semaforo militare nel 1935.

All'inizio del Settecento iniziarono a comparire le prime case tutto intorno al Santuario. Alla fine dello stesso secolo, attorno alla chiesa esisteva già un piccolo nucleo di abitazioni. Nell'arco dei secoli, la cittadina ha accolto esploratori, viaggiatori e persino commissari governativi che, mossi da curiosità, interessi culturali o militari, misero a punto meticolose e interessanti descrizioni sulla geografia dei luoghi visitati.

Il comune di San Vito fu costituito il 17 agosto 1952 con scorporo di territorio da Erice, del quale costituiva un'isola amministrativa dal 1948 in seguito all'autonomia di Custonaci. Con Legge regionale n. 48 del 28/7/1952 proseguì pertanto lo smembramento del vasto territorio ericino, da cui in precedenza era stato scorporato anche Buseto Palizzolo nel 1950 e che si concluderà con l'autonomia di Valderice nel 1955.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 dicembre 1956.

Lo stemma è uno «scudo sannitico di sfondo celeste con al centro, su una rocca che si affaccia sul mare, il Faro e sul lato destro un'ancora[5] Ornamenti esteriori da Comune.

Il gonfalone è un drappo celeste riccamente ornato in argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di San Vito Lo Capo.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Cala del Bue Marino, a Macari, nominata la spiaggia più bella d'Italia da un sondaggio di Legambiente del 2015.[6]
  • Calampiso, posizionato tra San Vito e la riserva dello Zingaro; contiene al suo interno una spiaggia e un villaggio turistico ampio 160 000 metri quadri.[7]
  • Grotta dell'Uzzo,
  • Cala tonnarella dell'Uzzo, con l'omonima spiaggia e l'ex tonnara, oggi museo delle attività marinare
  • Grotta dei Cavalli

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti erano 228 pari al 4,8% della popolazione [9]. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1998 la cittadina ospita durante l'ultima settimana di settembre il "Cous Cous Fest", rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo,[10] durante il quale, oltre a spettacoli musicali dal vivo,[11] si svolge una gara gastronomica internazionale di cuscus ("The Cous Cous World Championship") che impegna chef provenienti da diverse parti del mondo,[12] che si affrontano proponendo il cuscus cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Tra i Paesi che hanno partecipato a tale iniziativa ci sono: Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia. Negli ultimi anni la durata del "Cous Cous Fest" è stata estesa a dieci giorni[13].

La rassegna Libri, autori e buganvillee si svolge nel periodo luglio - settembre di ogni anno a cura di Giacomo Pilati. Una serie di incontri con l'autore nella via Venza, il salotto all'aperto del paese. Scrittori italiani presentano la loro ultima opera letteraria alla presenza del pubblico.

In maggio, dopo un tour di tutta la Sicilia, si conclude il Festival internazionale degli aquiloni con una tappa finale a San Vito Lo Capo. Aquilonisti di fama internazionale si scontrano in sessioni di aquilonismo acrobatico a suon di musica.

Il 15 giugno si svolge la festa del santo patrono san Vito Martire. I festeggiamenti iniziano nel pomeriggio con l'antico gioco dell'antenna a mare, che vede i partecipanti alla gara percorrere una trave di legno lunga 10 metri sospesa sul mare e resa scivolosa da uno strato di sapone, con l'obiettivo di afferrare una bandierina posta all'estremità della trave. Segue lo sbarco dei Santi sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, durante il quale su una piccola barca giungono dal mare, al tramonto, tre figuranti che rappresentano a sua volta il piccolo Vito, la nutrice Crescenzia e il maestro Modesto, mentre sulla spiaggia i pescatori aspettano l'arrivo dei santi, per accoglierli. Nel frattempo dentro il santuario la statua di San Vito viene rivestita dagli ex voto dei fedeli; quindi viene solennemente presentata ai fedeli e portata a spalla dai devoti nella processione finale che farà il giro del paese. I festeggiamenti terminano con uno spettacolo pirotecnico.

Nel mese di ottobre vi è il San Vito Climbing Festival, un festival internazionale per arrampicatori, i quali possono fare climbing sulle montagne del territorio.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Castelluzzo
Il golfo di Macari, in primo piano la spiaggia
  • Castelluzzo si trova a circa 9 km dal capoluogo comunale e a 2 km dalla costa e conta circa 1 000 abitanti;[14] la frazione negli ultimi anni ha beneficiato del flusso turistico che ha coinvolto la cittadina del capoluogo, sono presenti numerose piccole attività a carattere ricettivo per lo più B&B e qualche albergo. Meta per un turismo passionale e naturalistico, preferita da rocciatori e arrampicatori, la bellissima falesia difatti negli ultimi anni ha avuto parecchi estimatori e frequentatori. Lungo la costa inviolata dalle acque cristalline sono presenti numerose baie e calette balneabili abbastanza tranquille. Nei pressi un'antica tonnara, quella di Cofano.

Valle degli ulivi è denominata la distesa su cui si estende il paese, in essa sono presenti piante centenarie che caratterizzano in maniera positiva l'olio prodotto, particolarmente fruttato e deciso.

  • Macari (talvolta scritto Makari) è costituita invece da un borgo marinaro, distante circa 4 km dal capoluogo comunale e conta circa 450 abitanti; tramonti mozzafiato e mare incontaminato caratterizzano la frazione.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del territorio si basa sulle tradizionali attività agricole, sulla pesca e soprattutto sul turismo.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di San Vito Lo Capo vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AST.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1988 22 febbraio 1991 Vincenzo Battaglia lista civica Sindaco [15]
17 aprile 1991 18 dicembre 1991 Ferdinando Pioppo Comm. pref. [15]
2 gennaio 1992 17 marzo 1993 Maria Giuseppa Castiglione Democrazia Cristiana Sindaco [15]
9 aprile 1993 10 febbraio 1994 Carlo Augusto Barbera Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
1º luglio 1994 25 maggio 1998 Carlo Barbera lista civica Sindaco [15]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Giuseppe Peraino centro-destra Sindaco [15]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Giuseppe Peraino centro-destra Sindaco [15]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Matteo Rizzo centro-destra Sindaco [15]
11 giugno 2013 11 giugno 2018 Matteo Rizzo lista civica Sindaco [15]
11 giugno 2018 27 maggio 2023 Giuseppe Peraino lista civica Sindaco [15]
30 maggio 2023 In carica Francesco La Sala lista civica Sindaco [15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 17 settembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Copia archiviata, su marcopolo.tv. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
  4. ^ a b c d e f g h climate-data.org
  5. ^ a b Stemma e gonfalone, su Comune di San Vito Lo Capo. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  6. ^ Bue Marino a San Vito Lo Capo è la spiaggia regina dell'estate
  7. ^ Calampiso, Il Villaggio Archiviato il 23 agosto 2015 in Internet Archive.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Dati Istat stranieri Sciacca 2013, su demo.istat.it. URL consultato il 6 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2015).
  10. ^ Cous Cous Fest Archiviato il 31 agosto 2015 in Internet Archive.
  11. ^ Cous Cous Fest - Lo spettacolo Archiviato il 20 agosto 2015 in Internet Archive.
  12. ^ Cous Cous Fest - La gara Archiviato il 16 agosto 2015 in Internet Archive.
  13. ^ Sicilia - San Vito Lo Capo
  14. ^ fonte ISTAT, 2001
  15. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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